Sulla provenienza del nostro capostipite MOSCHA

Forum dedicato ai nostri parenti italiani e alla etimologia e origine dei loro cognomi.
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alberto
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Sulla provenienza del nostro capostipite MOSCHA

Post by alberto »

L'atto di Battesimo di Giovanni Battista Mosca mi consente di formulare la seguente ipotesi sulla provenienza del capostipite MOSCHA, quadrisavolo dal nome sconosciuto di Giovanni Battista e padre dei tre fratelli Giovanni, Antonio e Domenico (da quest'ultimo origina il ramo dei Mosca nostri antenati).

L' ipotesi è che i Moscha nostri antenati diretti siano arrivati in quel di Pieve di Cento o dintorni nella seconda metà o sul finire del XVII secolo sotto l'egida della nobile famiglia Carandini, come lascia supporre il fatto che il mio trisavolo Giovanni Battista Mosca nacque il 7.9.1840 in Casa Carandini in località Asia di San Pietro in Casale, parrocchia di S. Giovanni Evangelista, dove tuttora si erge la Torre che prende il nome da quella nobile famiglia divenuta Marchesi di Sarzana sul finire del XVII secolo.
Beninteso questo non toglie che i genitori di Giovanni Battista, Pietro e Maria Angelini, fossero solo poveri braccianti agricoli nei possedimenti dei Carandini in Asia di San Pietro in Casale.
Prima del 7.9.1714, data del Battesimo di Antonio figlio di Giovanni Moscha uno dei fratelli del nostro Domenico, non risulta nessun Moscha o Mosca nei registri parrocchiali di Pieve di Cento fatto che lascia supporre l'origine forestiera di questi primi Moscha (cognome ancora attestato in Germania ma inesistente oggi in Italia con questa scrittura).

Paolo Carandini (1535 + 1590), Patrizio di Modena e Nobile di Bologna; Conte Palatino (con privilegio di inquartare l’aquila imperiale), Nobile del S.R.I. e Consigliere Imperiale. Dottore in Legge, Commissario di Cento e del Frignano, Ambasciatore estense a Torino, Oratore estense presso l’Imperatore, Governatore di Reggio. Paolo Carandini sposa Claudia, figlia di Camillo Ferrari, Nobile di Cento, risposata nel Conte Luigi Pepoli.

I nobili Carandini, così come i Pepoli, avevano vasti possedimenti nel ferrarese e quindi sempre bisognosi di manodopera anche per i lavori di bonifica del territorio. Quale migliore serbatoio di manodopera già adattata a risiedere in zone umide malsane, come quelle sfruttate per la risicoltura, e quasi a costo zero delle comunità di ex-ebrei convertiti delle frazioni di Chivasso in Piemonte, tra cui i Moscha?

Nella mia genealogia trovo il cognome Pavignani della famiglia di mia bisnonna paterna Leonilde moglie di Raffaele Stanzani.

Ebbene questo cognome Pavignani è toponimico indicante abitanti di PAVIGNANO (luogo caratterizzato dalla presenza della Pavera, canna palustre) località presente nel modenese ma anche in provincia di Biella e/o di Vercelli in Piemonte non lontana da Chivasso dove era attestata nel XV secolo la fiorente comunità dei MOSCHA che dette il nome alla frazione delle Mosche comprendente quella dei CHIAVARINI, dei ROSATI e dei GEDDA che nell'800 troviamo in relazione di parentela fra loro anche in area abruzzese forse a testimonianza che questi nuclei famigliari si spostavano sul territorio a gruppi compatti, quasi dei "clan", in base alle esigenze dei feudatari di turno.

Tutte queste famiglie compresi gli ANGELINI, a cui apparteneva Maria la madre di Giovanni Battista e moglie di Pietro, erano di antica origine ebraica, convertiti probabilmente a forza nei secoli precedenti o forse appena entrati nell'orbita degli Stati Pontifici dell'epoca e come tali considerati alla stregua di "servi della gleba" sfruttati per lavori pesanti in località isolate e malsane.

Torno a ripetere che questa è solo un'ipotesi fondata su pochi elementi certi e risultato della elaborazione di numerose fonti e notizie ricavate per lo più navigando nel Web. Sarà gradito un apporto di dati certi che possano integrare questa mia ipotesi se non smentirla del tutto. E per finire con una nota di cronaca un discendente dei Carandini Marchesi di Sarzana è nientemeno che "DRACULA" cioè il celebre attore inglese Cristopher Lee o meglio Cristopher Frank Carandini Lee dei Marchesi di Sarzana.

Alberto Raffaele Mosca 6 Novembre 2006

ULTIME NOTIZIE:
Il modenese Girolamo Carandini, altro esule risorgimentale, approdato in Australia dove ebbe l’idea di fondare una scuola di danza e, di fatto, introdusse l’opera lirica italiana.
http://www.emilianoromagnolinelmondo.it ... storia.htm
Last edited by alberto on Sat Feb 10, 2007 12:48 am, edited 2 times in total.
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COGNOMI PIU' DIFFUSI E DI ANTICA PRESENZA IN ARGILE E DINTORNI.

Dall' "Indice dei battezzati" tra il 1567 e il 1620 nella Chiesa di Argile si possono rilevare i cognomi più diffusi, a quel tempo, nell'ambito parrocchiale (Argile, Bagnetto, parte di Volta di Reno), e nei comuni limitrofi che allora abitualmente si servivavo del fonte battesimale di Argile : Venezzano e Argelato e l'altra parte di Volta di Reno sottoposto alla Parrocchia di S.Michele priva di battistero.
Nell'elenco di questo indice per il periodo di 53 anni dal 1567 al 1620 NON si incontra il cognome MOSCA.

Nel corso del 1700 comparvero in territorio parrocchiale altre famiglie di contadini e braccianti che poi mantennero un legame costante con discendenti sempre residenti o ritornati dopo saltuarie migrazioni, tra cui figurano i MOSCA (o MOSCHI)
Pag.427 del libro "La terra e la gente di Castel d'Argile" di Magda Barbieri vol.II ediz.1997.


MIA OSSERVAZIONE:
questa nota conferma l'ipotesi di una provenienza "forestiera" del nostro capostipite MOSCHA padre dei tre fratelli Giovanni, Antonio e Domenico.
Il primo MOSCHA battezzato a Pieve di Cento il 7.9.1714 risulta essere stato ANTONIO MOSCHA figlio di GIOVANNI, il fratello di DOMENICO.

D'altra parte questa nota contrasta con la mia ipotesi che la località MASCARINO derivi il nome dalla presenza di famiglie MASCA, MOSCHA, MOSCA ecc..
Il totponimo MASCARINO è documentato fin dal 1300 secondo le ricerche fatte dalla Sig.a Magda Barbieri e pubblicate sul suo libro
"La terra e la gente di Casetllo d'Argile" vol.2° ediz.1997
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