VENEZZANO - MASCARINO frazione di Castel d'Argile - Bologna - Emilia Romagna - Italia
Un cenno a parte va dedicato alla particolare vicenda della frazione di “venezzano” che si porta dietro da secoli la seconda denominazione di “Mascarino”.
Va precisato che il nome più antico e ufficiale sui documenti ecclesiali e notarili è sempre stato quello di “Venezzano” e si ritiene che possa risalire al periodo di dominazione romana in quanto derivato dal nome di un “Venetius” probabile proprietario di un “fundus” al centro della località.
Le prime citazioni scritte trovate sono del 1115, 1198, 1216 ed altre successive che attribuivano l’appartenenza del “loco” “Venezanum” alla “curia” o giurisdizione comunale di “Argelata”.
Negli estimi deil comune di “Argelata” del 1317 e del 1385 comparivano molti terreni e case nei luoghi denominati
“Venezano”, “Runchi” e “Lamari” (da cui le vie Allamari).
Sempre nell’estimo del
1385 abbiamo rilevato per la prima volta il toponimo
“MASCARINO” come denominazione di un “loco” che appare contiguo a quello chiamato “VENEZANO”.
Pochi anni dopo, nel 1408, la chiesa locale citata come esistente fin dal 1300 con la denominazione di “S.Maria di Venezano” veniva chiamata “S.Maria di Mascarino”.
Questa seconda denominzazione fu poi di sempre più largo uso da sola o associata alla prima, sia per indicare la chiesa che per indicare il luogo o la comunità: “Venezano alias Mascarino” o viceversa.
L’origine della seconda denominazione,
di uso più popolare , è ancora oggi incerta nonostante le ricerche fatte. Deriva probabilmente dalla presenza di un possidente importante che beneficiò la chiesa locale nel corso del 1300 o costruì un’imponente dimora signorile o Palazzo con “serraglio” sul bivio formato dalla via Primaria e dalla via “Botteghe del Re”. Poteva trattarsi della famiglia dei MASCHERINI (esistenti nel 1300 a Bologna) o di quella dei MASCARI (nucleo residente in Bologna e altro residente in S.Giovanni in Persicelo).
E’ certo che un “Bettinuzzo” MASCARI (figlio di Budriolo Mascari) fu Vicario in Argile (con giurisdizione anche su Venezzano) nel 1389 e i suoi discendenti nel corso del 1400 assunsero la doppia denominazione di “BUDRIOLI MASCARI”.
Nel 1500 e 1600 gli eredi mantennero il solo cognome Budrioli e furono a lungo possidenti nella zona fra Argile e Pieve, dove costruirono una grande villa con fossato intorno detta ancora oggi “Budriola” come la via adiacente.
Pag. 111
Libro “La gente e la terra di Castel d’Argile” Magda Barbieri vol.II 1997
Con queste informazioni noi abbiamo però solamente spiegato l’origine del toponimo Budriola.
Al
MASCARINO trecentesco non ci siamo ancora arrivati, ma solo avvicinati nel tempo nel luogo.
E’ possibile però che uno dei predecessori dei Budrioli, quando ancora portava il cognome Mascari abbia costruito, abitato o posseduto tra il 1366 e il 1385 (1) una casa o palazzo imponente o singolarmente caratterizzato, presso la
chiesa di S. Maria, che dal 1408 è stata indicata con la nuova denominazione di Mascarino, da sola o insieme a quella antica di Venezzano.
E’ documentato anche se molto più tardi, che qualcosa di speciale c’era in quel punto strategico della viabilità, a ridosso del bivio tra la via Primaria e la via per S.Andrea (oggi Botteghe).
Nella mappa di A. Chiesa del 1742 (2) infatti,
si nota in quel punto un perimetro rettangolare che poteva significare un recinto un fossato o un muro, con l’impronta di 2 edifici, o portoni, alle estremità nord e sud; nei pressi si notavano anche due torri (o colombaie?). Quelle costruzioni potevano essere molto antiche e risalire alla fine del 1300, all’incirca quando fu costruito il Castello d’Argile e altri castellI nella zona a scopo difensivo.
Il toponimo MASCARINO non può che derivare dal cognome o dal soprannome di chi costruì o possedette quella speciale costruzione in zona strategica del territorio e presso la chiesa.
La terra e la gente di Castello d’Argile di Magda Barbieri Vol I
"La villa sul retro aveva
una corte rettangolare detta "serraglio" come era uso abbastanza frequente anche nel bolognese, per ospitarvi e racchiudervi in recinto fabbricati di servizio, bestiami o altro.
Della sua presenza è rimasta traccia riscontrabile sulla mappa di Andrea Chiesa, disegnata nel 1742 e
nella citazione del terreno che conservava il toponimo "serraglio" nel Catasto Boncompagni del 1780.
Magda Barbieri e-mail 06/05/2007
VENEZZANO - etimologia
Presa in considerazione l'ipotesi della derivazione del toponimo da quelli di origine fondiaria romana, peraltro non documentata,
non ci sembra troppo azzardato pensare che questa parte di territorio, tra un'ansa e l'altra del fiume Reno, possa essere stato in qualche periodo della sua storia, particolarmente boscoso e ricco di cacciagione; e il termine "Venesano" in uso nel 1100 potrebbe essere sì l'evoluzione di un latino "Venetianus" o "Venegianus", ma anche - chi lo sà? - di un gallico-celtico "Venezon". E in quest'ultimo caso ci troveremmo di fronte ad una ulteriore testimonianza di quella latinità a sfondo gallico già notata da seri studiosi bolognesi e di cui si è detto.
A questo proposito, vogliamo aggiungere che abbiamo notato altre due coincidenze toponomastiche di questo tipo, nella denominzaione di "ASIA" (frazione di S. Pietro in Casale confinante a Nord con Venezzano) e della "CREVENZOSA" (canale antico in Galliera dal quale è derivato il nome di un condotto ad esso collegato in Argile e Pieve).
ASIA, detto anticamente "Asiglia" potrebbe derivare da una "gens asilia" presente in epoca romana; ma presenta anche una curiosa somiglianza e assonanza con il francese
"asile" che si legge "asil" e significa "asilo", luogo di rifugio, ospizio o oasi.
CREVENZOSA, altro nome stranissimo, mai studiato finora, potrebbe derivare dalla parola "creve" (francese di origine gallica?) che significa "morte" (come il nostro verbo crepare significa morire) o miseria e desolazione. Ma potrebbe avere anche relazione con "crevette" altro nome francese che significa "gamberetto". Che l'area tra Argile, Pieve, Cento e Galliera in cui si trova il canale (e il toponimo) fosse una landa desolata e pestifera al tempo dei Galli, è possibile. Come è possibile che ci fosse una palude ricca di gamberi: tanto che si è spesso parlato dell'ipotesi che Cento e Pieve siano sorte su una Valle ricca di gamberi (lo stema di Cento porta come simbolo un gambero).E oltre Cento, a Ovest, cìè Crevalcore che porta un altro nome misterioso con la stessa radice della Crevenzosa.
ABBIAMO CORSO TROPPO CON LA FANTASIA? E' POSSIBILE. Ma tutte queste "coincidenze" italo-francesi ci sembrano abbastanza interessanti; e quindi ci pare opportuno rivolgere un invito agli esperti perchè approfondiscano anche questa pista storico-linguistica.
Magda Barbieri e-mail 28/01/2007
"La terra e la gente di Castello d'Argile Vol.I ediz.SIACA 1997
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MIE OSSERVAZIONI - (Alberto Raffaele Mosca -
RONCHI=RUNCHI= RUNCH terreni dissodati dopo un disboscamento (dissodati nel senso di estirpare i ROCCHI cioè le basi degli alberi tagliati)
LAMARI da LAMA significati:
1) - terreno basso che si trasforma in palude o acquitrino per il ristagno di acque
2) - campagna paludosa
3) - in Piemonte terra lungo i fiumi messa a prato e fiancheggiata da fossi
4) - depressione avvallamento
ALLAMARI quindi è cognome toponimico derivato
Quartiere "ORIENTE" di Venezzano-Mascarino
4 L'ORIENTE è lo spazio dove la loggia è installata. Le Logge ambulanti (militari o castrensi), sono installate all'Oriente del proprio reggimento.
http://www.geocities.com/lodge34/torrio ... eur_a.html
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Ginevra e Gentile,
due nomi ... un solo intento: essere donna nel rinascimento
“Rara felicità dei tempi ...
in cui è lecito pensare come si vuole,
e dire quel che si pensa!”
.....
Gentile Budrioli, moglie del notaio Alessandro Cimieri, viene arsa viva sul rogo in piazza Maggiore sabato 14 luglio 1498 e le sue ceneri disperse nel vento.
http://www.castelliinaria.org/evento%20 ... entile.htm
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Mascari Family Chart of Ustica
http://www.ustica.org/genealogy/ustica/charts/c5.htm
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Cognome MASCARA presente in Italia in 33 comuni principalmente in Lombardia e Sicilia - MASCARI presente in 48 comuni - fonte Gens Italia
Distribution of Mascari Families in the US in 1920
http://www.ancestry.com/learn/facts/fac ... ascari&fn=
444 Mascari in RootsWeb's.com
http://worldconnect.rootsweb.com/cgi-bi ... ari&given=
Cognome BUDRIOLI presente in Italia in 9 comuni per la maggior parte in Emilia Romagna, presenze in Veneto e Piemonte. fonte Gens Italia
Nessun Budrioli risulta negli USA.
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IL CONTADO VENASSINO
Il Contado Venassino (in francese: Comtat Venaissin o, più brevemente, Comtat) era una regione storica della Francia situata intorno alla città di Avignone, in Provenza. Comprendeva all'incirca le terre comprese tra i fiumi Rodano e Durance ed il Mont Ventoux, mentre Avignone stessa non fu mai parte del Comtat e formò sempre una contea separata con diritto proprio. L'aggettivo "venassino" (venaissin) è una derivazione dall'antica capitale Venasque, che venne sostituita nel ruolo di capitale dalla città di Carpentras nel 1320.
IL PERIODO PAPALE
All'epoca di Papa Clemente V il territorio venassino venne elevato a contea (Comtat), mentre nel 1348 Papa Clemente VI acquistò dalla contessa Giovanna di Provenza la città di Avignone, che fino ad allora era circondata da possedimenti papali. Avignone e il Contado Venassino formarono da quel momento l' enclave papale in Francia e furono amministrati la prima da un vicelegato papale e il secondo da un rettore. In entrambi i territori dell' enclave gli abitanti erano esentati dalle tasse e dal servizio militare, e quindi godevano di grandi privilegi in confronto ai vicini sudditi del Regno di Francia.
LA COMUNITA' EBRAICA DEL CONTADO VENASSINO.
Fin dall'epoca romana è nota la presenza di comunità ebraiche nella valle del Rodano. Gli ebrei del Contado Venassino vivevano in poche e isolate strade delle località di Cavaillon, Carpentras e L'Isle-sur-la-Sorgue così come ad Avignone, e svilupparono una cultura ebraica autonoma, differente dall'ebraismo sefardita (dell'Europa sudoccidentale) o ashkenazita (dell'europa centrorientale).
L'espulsione degli ebrei dal suolo francese nel 1394 non colpì gli abitanti dei ghetti sotto protezione papale, ma questi ultimi dovettero subire misure discriminatorie (abiti gialli, tasse speciali, prediche forzate). La tolleranza dimostrata verso gli "Ebrei del Papa" veniva giustificata da un punto di vista teologico in quanto sarebbero così diventati testimoni del destino che attendeva coloro che non volevano ammettere il Cristianesimo.
Solamente con la Rivoluzione Francese gli ebrei del Contado Venassino acquisirono lo status di cittadini non discriminati e la possibilità di stabilirsi ovunque.
http://it.wikipedia.org/wiki/Contado_Venassino
ACHILLE GINNASI (Castelbolognese,1553+ Carpentras,1594)
nominato da Clemente VIII il 15 maggio 1593 Governatore del Contado Venassino vicino ad Avignone in Francia..
http://www.castelbolognese.org/achilleginnasi.htm
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E PER NON FARCI MANCARE NIENTE ECCO COSA DICE IL SITO "ORIGINE DEI COGNOMI":
MASCARINI
MASCARONI
MASCHERONI
Mascarini è abbastanza raro, decisamente lombardo, probabilmente originario della zona tra Lecco e Bergamo, Mascaroni rarissimo è presente solo in provincia di Milano, probabilmente si tratta di un errore di trascrizione risalente all'inizio del 1700, Mascheroni è concentrato nella Lombardia occidentale. Questi cognomi derivano da identificatori famigliari medioevali, si hanno tracce di notai quali Antonio de Mascheronibus fu Bono, di Olmo nel 1070, Filippo Mascarus di Bonomo nel 734 e Pasino de Mascaris nel 735.
Personaggio famoso è il matematico del 1700 Lorenzo Mascheroni,
Dante Alighieri, nel canto 32° dell'Inferno cita un Sassuolo Mascheroni:
D’un corpo usciro; e tutta la Caina
potrai cercare, e non troverai ombra
degna più d’esser fitta in gelatina;
non quelli a cui fu rotto il petto e l’ombra
con esso un colpo per la man d’Artù;
non Focaccia; non questi che m’ingombra
col capo sì, ch’i’ non veggio oltre più,
e fu nomato Sassol Mascheroni;
se tosco se’, ben sai omai chi fu.
Origine dei cognomi
http://www.cognomiitaliani.org/cognomi/ ... 0011as.htm
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-------------------------------------->- PER CONCLUDERE
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RIFLESSIONI SUI TOPONIMI VENEZZANO-MASCARINO
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Per analogia fonetica, VENEZZANO, rimanda al Contado Venassino, (Comtat Venaissin) vasta località giuridico-amministrativa intorno ad Avignone in Francia, che era stata di proprietà della Chiesa ed era retta da statuti particolari sotto il controllo diretto del Pontefice stesso.
Il nome deriva dal suo antico capoluogo: Venasque.
Per analogia geo-politica VENEZZANO si trova nel territorio degli ex-Stati pontifici, cioè in Emilia Romagna in provincia di Bologna.
Per analogia amministrativa, in località VENEZZANO c’era una vasta proprietà detta la Commenda di Malta retta da statuti propri, come fosse la miniatura del Contado Venassino francese.
Nel francese Contado Venassino risiedevano comunità di ebrei che furono fortemente incrementate dall’arrivo del Papa in esilio ad Avignone. Questi ebrei, come quelli di Roma, erano detti “ebrei del Papa” in quanto la loro condizione sociale di “servi della gleba” doveva testimoniare al mondo il castigo toccato al popolo accusato di deicidio nella persona del Cristo.
Nel XIV secolo, quando nel 1377 finì l’esilio avignonese dei Papi e il Pontefice tornò a Roma, molte di queste comunità ebraiche, venuta a mancare la protezione papale, emigrarono in Piemonte dove si diffusero sul territorio, insediandosi preferibilmente in zone isolate dove poter liberamente professare la loro particolare forma di religione e il loro stile di vita molto diverso rispetto a quello sia delle future comunità sefardite, cioè di ebrei provenienti dalla Spagna, sia da quelle askenazite provenienti dal nord-est europeo.
Alcuni, anche influenti, si installarono nei territori degli Stati Pontifici dove più tardi affluirono interi gruppi famlgliari, piccole comunità, per soddisfare il bisogno di manodopera dovuto alla particolare morfologia del territorio percorso dal fiume Reno prevalentemente paludoso, ma anche, allora, sec. XIV, probabilmente cosparso di foreste da sfruttare.
Con il taglio delle foreste si ottenevano molti vantaggi: legname per la carpenteria civile e militare, terreni da coltivare dopo il disboscamento e infine si otteneva un miglioramento “dell’ordine pubblico” eliminando l’habitat ideale dei malfattori, delinquenti occasionali e soprattutto di quelle “genti” che “giudaizzavano” in segreto.
Non ultimo il taglio delle foreste offriva opportunità di lavoro, anche se di semplice sussistenza agli stessi “servi della gleba” più o meno "giudaizzanti” o meglio “convertiti a forza” che si facevano chiamare: MASCA o MOSCHA e tutti i suoi derivati proliferati intorno alla radice MSC dal significato esoterico conosciuto solo da chi doveva sapere.
I più ricchi e influenti di loro si dedicavano a lucrosi commerci per cui erano necessari spazi attrezzati per ricoverare le merci e gli uomini delle carovane. I contadini abitavano in piccoli borghi o “ghetti” (borghetti?) poco distanti dai centri abitati principali dove venivano costruite delle piccole chiese per i "conversi", o meglio semplici oratori o cappellette, dedicate sempre a S.Maria in contrapposizione a quella del villaggio vero e proprio dedicata a S. Pietro.
Il nome generico di Masca o Moscha e le sue corruzioni nel tempo in Italia vennero codificate come cognomi di persona dopo il Concilio di Trento e si trovano diffusi in tutto il territorio nazionale, non perdendo per questo la forte valenza esoterica riferita a qualcosa di misterioso, grottesco ed anche diabolico che il Carnevale aveva il compito di esorcizzare appunto con le MASCHERE, oppure dispregiativa facendo riferimento al dittero portatore di malattie.
Il cognome MASCA,poi soppiantato dal diffusissimo Mosca, non è quindi toponimico, ma al contrario ha sempre marcato la toponomastica dei luoghi dove si insediavano queste comunità.
Non a caso a partire dal XIV il toponimo Venezzano è affiancato e a volte soppiantato da quello più popolare di MASCARINO dove più tardi a metà del XVIII secolo sorgerà il quartiere o la via ORIENTE.
Alberto Raffaele Mosca 28 Giugno 2007
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