GLI EBREI IN SPAGNA E IN ITALIA - I MARRANI
Posted: Mon May 15, 2006 8:16 pm
Gli ebrei in Italia
Nel 1492 gli ebrei furono espulsi dalla Spagna e il 18 giugno dello stesso anno venne promulgato il medesimo ordine di espulsione anche in Sicilia e in Sardegna (appartenenti entrambe alla Spagna). Fu così che, dopo una breve dilazione, nel corso del 1492, anche le comunità ebraiche dell'Italia meridionale vennero destinate alla scomparsa.
Nel 1500, con il trattato di Granata, il Regno di Napoli venne diviso fra Luigi XII di Francia e Ferdinando il Cattolico di Spagna; nella lotta che ne seguì fra francesi e spagnoli, questi ultimi prevalsero e nel 1505 entrano a Napoli e anche lì cominciarono a scomparire le comunità ebraiche, un tempo fiorenti.
Verso la metà del 1500 giunsero in Italia gruppi di marrani provenienti dalla Spagna. Marranos, in spagnolo, significa maiale o maledetto, e denota il forte disprezzo che esisteva nei confronti degli ebrei che si erano convertiti alla religione cattolica per poter rimanere in Spagna, dopo l'editto del 1492. Gli ebrei invece li chiamavano anussim. Nonostante l'apparente conversione, i marranos restavano profondamente legati alla loro religione che professavano rinchiusi nelle loro case. Questa pratica era molto pericolosa, infatti se venivano scoperti dall'inquisizione rischiavano l'immediata condanna al rogo.
Proprio in quel periodo si andava formando in Italia un movimento messianico. Nel 1524 David Reubeni, fratello del re della tribù di Reuven, si recò a Roma da Papa Clemente Settimo per proporgli di far combattere gli ebrei per la riconquista della Palestina. Reubeni ottenne l'approvazione del Papa e si recò quindi in Portogallo dove i marranos l'accolsero trionfalmente. Diego Piras, consigliere del re, all'arrivo di Reubeni si dichiarò ebreo, prendendo il nome di Salomone Molho. In seguito si recò con lo stesso Reubeni da Carlo V al fine di indurlo a combattere i Turchi, che occupavano la Terra Santa, con un esercito di ebrei. Intanto, però, gli ebrei italiani cominciarono a temere la figura di Molho e furono loro stessi a denunciarlo all'inquisizione, che lo condannò al rogo. Salomone Molho fu arso a Mantova.
Per quanto riguarda gli studi, le arti e la musica gli ebrei furono determinanti durante tutto il periodo del Rinascimento. A questo proposito va ricordato il Codice Avicenna, tradotto da Idn Tibbon, uno dei codici più famosi del Rinascimento, ornato di pregevolissime miniature.
http://www.sansepolcroliceo.it/olocaust ... spagna.htm
http://www.ucei.it/ebreiInItalia/l
http://open-site.org/International/Ital ... Sefarditi/
EBREI IN SICILIA
Alcuni passaggi tratti dal libro "Mosè il ricco" di Gino Caruso - ed. Koinè.
Premessa: il racconto si riferisce in particolar modo alla più grossa comunità ebraica in Sicilia, quella di Castroreale (ME). Anno: 1492 - decreto di espulsione emanato dal cattolicissimo re di Spagna.
"A capo basso, come era già stato deciso, immediatamente dopo il battesimo fu programmata ed attuata, per una buona parte degli ebrei poveri, la dispersione della comunità nel territorio.
......................
Qualcuno pian piano si traferì, o meglio si nascose in posti quasi irraggiungibili, complice la struttura morfologica e la viabilit� del tempo, infatti ad eccezione di pochissime strade principali fuori dal Castrum, i collegamenti erano quasi inesistenti. Trazzere e viottoli di campagna, nascosti per lunghi periodi dell'anno dalla folta vegetazione, erano provvidenziali per chi voleva nascondersi o non essere notato.
..................
Dall'isola partì quasi un terzo della popolazione ebraica, e solamente certe famiglie ritornarono dopo 250 anni.
Si cancellarono di colpo la professione pubblica della fede ebraica ed ogni manifestazione che ad essa apparteneva. Si tennero battesimi di massa. Furono scelti nomi cristiani e prese corpo l'onomastica italiana comprendente nome, cognome, paternità e maternità. La scelta del cognome divenne il nodo più difficile da sciogliere, sicchè molti scelsero cognomi di città o di piccoli paesi: Ferra, Catania, Messina, o provenienze da città come Genovese o Romano o da regioni come Calabrese. Altri scelsero cognomi che lontanamente si rifacevano all'ebraismo, e quindi Isaia divenne Saja......Nella ricerca del cognome ognuno dava sfogo alla propria immaginazione, ma ricreando una chiave di lettura capace di essere notata da chi fosse stato in grado di interpretarla.
.................
In due secoli sul rogo furono bruciate vive 650 persone, di cui almeno 450 ebrai conversi........Mosè il ricco, figlio di Giacobbe, divenne Geronimo Rosso, suo figlio venne chiamato Miguel.....(Alla morte di Mosè-Geronimo, Miguel) si inventò simboli nobiliari(*) mai esistiti ma tutti riconducibili all'ebraismo, come i leoni rampanti e la colonna, mentre la Stella di David divenne una stella pura e semplice."
(*)Secondo gli studi di Titta Lo Jacono, l'iscrizione datata 1506 del monumento funerario di Geronimo Rubeo (Museo Civico di Castroreale), rispecchia un "sentire" prettamente ebraico.
http://www.e-brei.net/modules.php?name= ... e&sid=1043
Diffusione del cognome MARRANO in Italia da Pagine Bianche:
PIEMONTE 41 - VALLE D'AOSTA 0 - LOMBARDIA 30 - TRENTINO ALTO ADIGE 0 - VENETO 4 - FRIULI VENEZIA GIULIA 1 - LIGURIA 3 - EMILIA ROMAGNA 14 - TOSCANA 9 - UMBRIA 1 - MARCHE 0 - ABRUZZO 0 - MOLISE 0 - CAMPANIA 41 - PUGLIA 71 - BASILICATA 8 - CALABRIA 5 - SICILIA 14 - SARDEGNA 0 TOTALE 242
Nel 1492 gli ebrei furono espulsi dalla Spagna e il 18 giugno dello stesso anno venne promulgato il medesimo ordine di espulsione anche in Sicilia e in Sardegna (appartenenti entrambe alla Spagna). Fu così che, dopo una breve dilazione, nel corso del 1492, anche le comunità ebraiche dell'Italia meridionale vennero destinate alla scomparsa.
Nel 1500, con il trattato di Granata, il Regno di Napoli venne diviso fra Luigi XII di Francia e Ferdinando il Cattolico di Spagna; nella lotta che ne seguì fra francesi e spagnoli, questi ultimi prevalsero e nel 1505 entrano a Napoli e anche lì cominciarono a scomparire le comunità ebraiche, un tempo fiorenti.
Verso la metà del 1500 giunsero in Italia gruppi di marrani provenienti dalla Spagna. Marranos, in spagnolo, significa maiale o maledetto, e denota il forte disprezzo che esisteva nei confronti degli ebrei che si erano convertiti alla religione cattolica per poter rimanere in Spagna, dopo l'editto del 1492. Gli ebrei invece li chiamavano anussim. Nonostante l'apparente conversione, i marranos restavano profondamente legati alla loro religione che professavano rinchiusi nelle loro case. Questa pratica era molto pericolosa, infatti se venivano scoperti dall'inquisizione rischiavano l'immediata condanna al rogo.
Proprio in quel periodo si andava formando in Italia un movimento messianico. Nel 1524 David Reubeni, fratello del re della tribù di Reuven, si recò a Roma da Papa Clemente Settimo per proporgli di far combattere gli ebrei per la riconquista della Palestina. Reubeni ottenne l'approvazione del Papa e si recò quindi in Portogallo dove i marranos l'accolsero trionfalmente. Diego Piras, consigliere del re, all'arrivo di Reubeni si dichiarò ebreo, prendendo il nome di Salomone Molho. In seguito si recò con lo stesso Reubeni da Carlo V al fine di indurlo a combattere i Turchi, che occupavano la Terra Santa, con un esercito di ebrei. Intanto, però, gli ebrei italiani cominciarono a temere la figura di Molho e furono loro stessi a denunciarlo all'inquisizione, che lo condannò al rogo. Salomone Molho fu arso a Mantova.
Per quanto riguarda gli studi, le arti e la musica gli ebrei furono determinanti durante tutto il periodo del Rinascimento. A questo proposito va ricordato il Codice Avicenna, tradotto da Idn Tibbon, uno dei codici più famosi del Rinascimento, ornato di pregevolissime miniature.
http://www.sansepolcroliceo.it/olocaust ... spagna.htm
http://www.ucei.it/ebreiInItalia/l
http://open-site.org/International/Ital ... Sefarditi/
EBREI IN SICILIA
Alcuni passaggi tratti dal libro "Mosè il ricco" di Gino Caruso - ed. Koinè.
Premessa: il racconto si riferisce in particolar modo alla più grossa comunità ebraica in Sicilia, quella di Castroreale (ME). Anno: 1492 - decreto di espulsione emanato dal cattolicissimo re di Spagna.
"A capo basso, come era già stato deciso, immediatamente dopo il battesimo fu programmata ed attuata, per una buona parte degli ebrei poveri, la dispersione della comunità nel territorio.
......................
Qualcuno pian piano si traferì, o meglio si nascose in posti quasi irraggiungibili, complice la struttura morfologica e la viabilit� del tempo, infatti ad eccezione di pochissime strade principali fuori dal Castrum, i collegamenti erano quasi inesistenti. Trazzere e viottoli di campagna, nascosti per lunghi periodi dell'anno dalla folta vegetazione, erano provvidenziali per chi voleva nascondersi o non essere notato.
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Dall'isola partì quasi un terzo della popolazione ebraica, e solamente certe famiglie ritornarono dopo 250 anni.
Si cancellarono di colpo la professione pubblica della fede ebraica ed ogni manifestazione che ad essa apparteneva. Si tennero battesimi di massa. Furono scelti nomi cristiani e prese corpo l'onomastica italiana comprendente nome, cognome, paternità e maternità. La scelta del cognome divenne il nodo più difficile da sciogliere, sicchè molti scelsero cognomi di città o di piccoli paesi: Ferra, Catania, Messina, o provenienze da città come Genovese o Romano o da regioni come Calabrese. Altri scelsero cognomi che lontanamente si rifacevano all'ebraismo, e quindi Isaia divenne Saja......Nella ricerca del cognome ognuno dava sfogo alla propria immaginazione, ma ricreando una chiave di lettura capace di essere notata da chi fosse stato in grado di interpretarla.
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In due secoli sul rogo furono bruciate vive 650 persone, di cui almeno 450 ebrai conversi........Mosè il ricco, figlio di Giacobbe, divenne Geronimo Rosso, suo figlio venne chiamato Miguel.....(Alla morte di Mosè-Geronimo, Miguel) si inventò simboli nobiliari(*) mai esistiti ma tutti riconducibili all'ebraismo, come i leoni rampanti e la colonna, mentre la Stella di David divenne una stella pura e semplice."
(*)Secondo gli studi di Titta Lo Jacono, l'iscrizione datata 1506 del monumento funerario di Geronimo Rubeo (Museo Civico di Castroreale), rispecchia un "sentire" prettamente ebraico.
http://www.e-brei.net/modules.php?name= ... e&sid=1043
Diffusione del cognome MARRANO in Italia da Pagine Bianche:
PIEMONTE 41 - VALLE D'AOSTA 0 - LOMBARDIA 30 - TRENTINO ALTO ADIGE 0 - VENETO 4 - FRIULI VENEZIA GIULIA 1 - LIGURIA 3 - EMILIA ROMAGNA 14 - TOSCANA 9 - UMBRIA 1 - MARCHE 0 - ABRUZZO 0 - MOLISE 0 - CAMPANIA 41 - PUGLIA 71 - BASILICATA 8 - CALABRIA 5 - SICILIA 14 - SARDEGNA 0 TOTALE 242