ACHILLE BELTRAME (1871-1945) pittore - illustratore

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ACHILLE BELTRAME (1871-1945) pittore - illustratore

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Achille Beltrame (Arzignano-Vicenza 18/3/1871- Milano 19/02/1945)
Allievo a Milano di Giuseppe Bertini, partecipa fin da studente a numerose mostre, ottenendo premi e riconoscimenti. Si dedica con successo al ritratto, all'affresco, all'amato acquerello ed al disegno "creativo".Nel 1896 la notizia del futuro matrimonio di Vittorio Emanuele III con la figlia del Re del Montenegro, Elena Petrovic Niegos, lo spinge a Cettigne per realizzare ritratti e paesaggi. (*) Il suo lavoro viene notato dalla "Illustrazione Italiana" che lo assume seduta stante. Due anni dopo passa al Corriere della Sera per una nuova pubblicazione che uscirà col primo numero l'8 gennaio 1899. Sua la copertina della tempesta in Montenegro. Alla Domenica del Corriere, resterà legato dall'anno di fondazione fino al 1945, pubblicando 4662 tavole. Non si mosse quasi mai da Milano; ricco di doti tecniche, pur nel segno ottocentesco riesce a tradurre con brillantezza e fantasia le immagini che deve "creare". Beltrame riproduceva aerei, navi e carri armati riuscendo a rendere mostruosi gli altrui mezzi ed umani i nostri. Per questo venne anche accusato di propaganda del regime. Sue opere pittoriche (pregevoli) alla galleria d'Arte Moderna di Milano ed in altri musei. Lavora a Stresa a villa Bernocchi, villa Magni e nella chiesa di Arzignano, suo paese natale. Morirà il 19 febbraio 1945 per una caduta in giardino dopo aver indicato e già avviato il suo successore Walter Molino.

http://digilander.libero.it/trombealvento/vari/vari.htm

(*) Nel 1910 circa Antonio Mosca realizza il bellissimo ritratto di Nicola Niegos neo-Re del Montenegro, nonchè padre della Regina d'Italia Elena di Savoia.
Ritratto recensito dalla Illustrazione italiana di Bologna del 30.6.1913.
L'aneddoto riguardante il viaggio di Achille Beltrame in Montenegro esemplifica egregiamente l'importanza enorme che aveva all'epoca poter realizzare ritratti dei componenti la Casa regnante italiana. Questo rende ancora più insopportabile non sapere che fine ha fatto questa "bellisima" opera pittorica di Antonio Mosca nonostante i miei tentativi in ogni direzione.

Alberto Raffaele Mosca.
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Achille Beltrame nei ricordi di Dino Buzzati

Post by alberto »

"Beltrame lo ricordo esteriormente. Però non gli ho mai parlato. Aveva l’aspetto di un anziano signore contegnoso e riservato, alquanto insolito per la barbetta a Mefi stofele, i cappelli a tese larghe vagamente bohèmiennes, che contrastavano col restante abbigliamento: il quale era sempre accuratissimo, signorile, serio, preciso. Mi sembrava un personaggio un po’ alla Dickens, corrispondente al leggendario cliché del “Corriere” albertiniano, fatto di uomini seri, devoti al lavoro, morigerati, professionalmente impeccabili e complessivamente sicuri di sé. Eligio Possenti, che me ne parlò parecchie volte, lo descriveva come un uomo cordiale, aperto, pronto alla risata. Certo non era un pittore buontempone e scapigliato.
Della scapigliatura era anzi l’opposto. Comunque, la sua opera stessa dedicata alla “Domenica del Corriere”, cioè 4662 tavole, rivela in lui una virtù secondo me preziosa, che dà significato anzi nobilita una vita: l’amore per il proprio mestiere, l’umiltà di fronte al proprio lavoro".

Dino Buzzati: rievocazione di Achille Beltrame
Lettura a Milano il 22 settembre 1967
fonte: Biblioteca Civica Bertoliana
http://www.arte.go.it/mostre/beltrame/index.htm
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