Il cognome PAVIGNANI

Forum dedicato ai nostri parenti italiani e alla etimologia e origine dei loro cognomi.
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alberto
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Il cognome PAVIGNANI

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Distribuzione del cognome PAVIGNANI in Italia:
Il cognome PAVIGNANI è presente in 41 Comuni
prevalentemente in EMILIA ROMAGNA
http://www.gens.labo.net/it/cognomi/genera.html

PAVIGNANI
Ci dispiace, non ci sono risultati per la tua ricerca perché non abbiamo dati sufficienti per questo cognome (cognome inesistente o meno di 50 persone).
http://cognome.alfemminile.com/w/cognom ... gnani.html
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PAVIGNANI trovati su PAGINE BIANCHE in Emilia Romagna: 81
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"Le prime testimonianze di insediamenti umani nel territorio dell'attuale comune di San Felice sul Panaro in provincia di Modena risalgono alla media e tarda età del Bronzo (Secoli XV-XII a.C.).
In quel periodo anche la bassa pianura intorno al Po risulta occupata da una serie di villaggi appartenenti alla cosiddetta Cultura "Terramaricola"
...................
Pavignane, detto in origine Pavignana, è attestato intorno al 1000 come semplice podere. "

http://demo.progettourbe.it/Cultura/Territorio/


Mie ricerche:
"ho scoperto che vicino a ANDORNO a pochi km. da Biella in provincia di Vercelli in Piemonte, luogo d'origine di un ceppo di MOSCHA, esiste la località PAVIGNANO. Non a caso visto che quella zona è caratterizzata dalla risicoltura la quale richiede luoghi umidi quindi favorevoli alla crescita delle canne palustri tra cui la "PAVIERA".

Il cognome PAVIGNANI (e probabilmente anche PAVANELLI a onta di quello affermato nel sito: http://www.familiapavanelli.hpg.ig.com.br/ ) dovrebbe derivare dal mestiere di intrecciare la "PAVERA" o "PAVIERA" specie di canna palustre usata per farne graticci per i più svariati usi e per intrecciare cesti impagliare sedie ecc. oppure dal toponimo PAVIGNANO che indica un luogo paludoso caratterizzato appunto dalla presenza della "PAVERA".

http://www.oasivallebrusa.it/cannuccia.htm

"Per tenerle unite e confezionare le arèle (graticci) si usavano legacci (còrdoli) formati con la "pavera", con il giunco...."

http://www.comune.modena.it/scuole/card ... anne3.html

"La robustezza era ottenuta anche riunendo le canne a due a due, come succedeva per quelle che, collocate sulle "peagnàre", dovevano sostenere le fascine fra cui si annidavano i bachi da seta."

Un mondo di mestieri scomparsi

http://www.agriturismomantova.it/ita/Pe ... emorie.asp

Civiltà palustre . . . perché

http://www.racine.ra.it/erbepalustri/storia-m.htm

"Villanova si trova in territorio Bagnacavallese lungo l’argine sinistro dell’argine del fiume Lamone, la cittadina risale all’anno 1371 nel periodo in cui era costituita da sole 32 case.
Queste erano di carattere rustico formate da sole canne palustri: le famose capanne villanovesi e da qui prende il nome di: "Villanova delle capanne"
Speciale industria villanovese era la manifattura delle stuoie nella quale lavorava quasi tutta la popolazione del tempo.
Queste venivano intrecciate con diverse erbe: "PAVIERA", Giunco, Càrice e Cannuccia di Palude.
Oltre al lavoro delle erbe palustri era importante la produzione di sedie impagliate con erbe palustri e col telaio in legno."

http://www.fattoriefaggioli.it/_ita/for ... ?lang=_ita


"PAVIERA (pavida); pianta erbacea della famiglia delle Thyfacee (T. latifoglia e T. angustifolia).
L’altezza della pianta varia dal metro ai due metri e mezzo. Vive in colonie nelle acque degli acquitrini.
L’attrezzo necessario per il taglio della paviera era un falcetto con il manico lungo perché nel luogo dove si tagliava la pianta c’era molta acqua, più di un metro; chi era di bassa statura lavorava con la guancia appoggiata all’acqua perché la paviera andava tagliata vicino al fondo. Veniva tagliata una pianta alla volta e si facevano tanti piccoli fasci che venivano portati a casa caricandoli su dei carri dei battelli.

L’erba veniva esposta all’aria aperta e al sole per l’essiccazione e veniva poi selezionata in varie parti e ciascuna trovava un suo uso specifico.
Le foglie esterne servivano per fare le stuoie per imballaggio, quelle di mezzo servivano per fare stuoini per riparare gli ortaggi dal gelo, mentre con le rimanti foglie di scarto venivano fatti gli stuoini per le gabbie dei polli.
La parte centrale, quella più morbida, veniva tagliata su misura per fare le sporte, la vetta invece, veniva utilizzata per fare la funicella, che serviva come legaccio e per fare l’orditura nelle stuoie."

http://www.campusadriani.it/attivita_impagliatura.html

I CASONI DA PESCA

http://www.vallidicomacchio.it/vit.htm

"Capanne erette con pali e rivestite di materiale vegetale, chiamato grisola, un insieme di fasci di canna palustre, legati tra loro con la paviera (fibra di giunco o carice).
........
l lavoriero è uno strumento molto antico, ma ancora efficiente e fondamentale per la pesca di valle, che consente di catturare le anguille separatamente da cefali e altri pesci, durante le loro migrazioni a mare, stimolate dall'istinto riproduttivo.
Si tratta di un manufatto formato da una serie di bacini comunicanti, a forma di punta di freccia: un tempo era interamente costruito in grisole (fasce di canna palustre legate da paviera) e pali, mentre oggi è in cemento e griglie metalliche."

http://www.tragol.it/Scuole/pesca/corda.htm

"L'uso della corda era un po' macchinoso per il pericolo di aggrovigliamenti: lo spago veniva raccolto attorno ad un telaio in legno ("criola") rivestiti da cannella tenera ("paviera") alla quale venivano, infilati gli ami"

FATTORIE DIDATTICHE:

http://www.fattoriedidattiche.it/9.htm

"Laboratorio artigianale della paviera (pianta palustre): capire ed ammirare l'eleganza e l'abilità di chi la lavora da una vita."


I DINTORNI DI FERRARA

http://www.wonderful-italy.it/itinerari ... rnife.html

"Cittadina di origine medioevale situata lungo la riva sinistra del Reno, Argenta fu completamente ricostruita dopo il terribile terremoto del 1624."

"Lavorazione della Paviera a Ferrara
La paviera è una canna palustre che cresce spontanea lungo i canali e negli acquitrini intorno alla città. Gli artigiani la lavorano ad intreccio, confezionando borse, stuoie, ceste e contenitori per l'attività agricola. Ha una proprietà importante: galleggia benissimo sull'acqua e per questo è utilizzata per modellare richiami per la caccia a forma di anitra. I richiami vengono dipinti con i colori degli uccelli che si vogliono catturare: folaghe, germani, fischioni... Sono così belli che funzionano benissimo anche da soprammobili."

L'antica rimessa del sale:

http://www.comunecervia.it/turismo/docs ... le-rimessa

Attraccata la burchiella ai pali della tomba, i due salinari provvedevano a riempirla di sale avvalendosi, quando la distanza era troppa per farlo col paloncello, di un supporto di paviera robusta o di vimini (brel), lo stesso che si usava sui carrioli, detto sporta. In principio degli anni '20 fu sostituito dalla barella in legno a quattro manici.
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